Panorama Sport: l’edizione 2020 segna la ripartenza
Tradizionalmente la sua uscita coincide con la data di Sportinsieme Awards, ma lo slittamento della manifestazione ha spinto a riservare un momento speciale per Panorama Sport. La rivista che passa in rassegna i risultati e le attività della stagione sportiva da poco conclusa è stata presentata alla stampa questa mattina e da venerdì sarà distribuita gratuitamente nelle edicole di San Marino e in alcuni impianti sportivi.
“E’ insolito trovarci a presentare una rivista che affonda le sue radici nel lontano 1983 – ha spiegato il Segretario Generale del Cons Eros Bologna, che dal 2009 dirige la pubblicazione -, ma volevamo un momento solenne per questa edizione di Panorama Sport. L’annata che ci siamo lasciati alle spalle è stata condizionata dalla grave pandemia ancora in atto. L’attività sportiva è stata inevitabilmente ridotta, ma ci sembrava ancor più doveroso fissare gli avvenimenti sulle pagine di questa rivista che rappresenta una importante memoria storica per il nostro movimento sportivo”.
L’edizione di quest’anno presenta alcune novità – ha spiegato il presidente del Cons Gian Primo Giardi -. Ci sono interviste e approfondimenti su alcuni temi molto interessanti. Alcuni guardano al futuro, in particolar modo alle Olimpiadi di Tokyo. Una parte importante è riservata all’antidoping. Un tema, quello della prevenzione, che ci vede impegnati in prima linea e sul quale vogliamo mantenere alta l’attenzione. Per quanto riguarda i risultati, nonostante la pandemia, ci sono state comunque delle eccellenze che si sono distinte: Myles Amine, che si è messo al collo l’argento europeo, Alessandra Perilli, che grazie ai piazzamenti ottenuti nella prima parte di stagione è salita in testa al ranking mondiale e, in ambito non olimpico, il giovane Luca Bernardi, che si è laureato campione italiano di motociclismo in classe Supersport. Si aggiunge inoltre la buona prova di Alberto Tamagnini ai Giochi Olimpici Giovanili Invernali a Losanna. Avevamo chiuso il 2019 celebrando 60 anni di passione. La passione è il filo conduttore che ricollega alla copertina di questa edizione di Panorama Sport. La passione che caratterizza un movimento in gran parte sorretto da volontari e che è alla base dell’attività sportiva, soprattutto giovanile”.
La presentazione di Panorama Sport è stata l’occasione, per il presidente del Cons, di toccare molti aspetti.
“Il 2020 ci ha messo duramente alla prova, come del resto tutti i comparti economici e sociali -ha spiegato -. Non siamo rimasti indenni dalle conseguenze. Per il futuro dovremo ripensare continuamente a quello che possiamo mettere in campo a livello di creatività; dovremo rinnovare le modalità di gestione degli impianti, sia diretta che indiretta. Dovremo rivedere anche i criteri per l’elargizione dei contributi. Dovremo supportare il movimento sportivo con un approccio solidale, ora più che mai. A livello culturale dovremo fare una buona formazione, a cominciare dai dirigenti. Dovremo inoltre aumentare la sinergia con la scuola e sarà necessario anche un maggior coinvolgimento dei privati che praticano sport”.
Giardi ha toccato anche il tema della parità di genere.
“La gender equality è un tema molto caro al CIO – ha detto -. Anche noi stiamo recependo queste indicazioni, affinché ci possa essere una parità di genere ad ogni livello. Credo che l’energia che può apportare l’universo femminile possa essere una leva importante per lo sviluppo del movimento sportivo sammarinese, soprattutto in un momento non facile come questo”.
Infine, non è mancata l’attenzione all’argomento Olimpiadi e a come il Cons si sta preparando per l’appuntamento a cinque cerchi.
“In base alle ultime indicazioni ricevute dal CIO non dovrebbero esserci più dubbi: le Olimpiadi si faranno. Sul come, invece, ci sono ancora molte incognite. Ci saranno dei protocolli molto severi e non è ancora chiaro se potranno svolgersi con la presenza o meno di pubblico. Speriamo, comunque, che l’appuntamento olimpico possa segnare la rinascita non solo dello sport, ma di tutta l’umanità. Per preparaci a Tokyo abbiamo dato vita ad un gruppo di lavoro che si occupa di vari aspetti, tra cui l’attenzione al doping ed il controllo sanitario di tecnici e atleti con screening programmati. Affronteremo anche il discorso vaccinazioni. Il CIO non impone nessun obbligo, ma l’indicazione è quella di dialogare con le autorità sanitarie di ciascun Paese per l’accesso ai vaccini, pur senza scavalcare le categorie a rischi. Il Comitato Olimpico Internazionale supporterà la vaccinazione degli atleti attraverso dei fondi e supporterà la vaccinazione della comunità nei vari Paesi finanziando due vaccini per ogni delegato che parteciperà alle Olimpiadi”.