Giornata conclusiva ai Giochi in Montenegro: c’è ancora un bronzo dal tennistavolo
Giornata conclusiva ai Giochi dei Piccoli Stati. In serata, alle 21.30, la cerimonia di chiusura che segnerà la fine della lunga settimana di gare e segnerà il passaggio di testimone tra il Montenegro e Andorra, Paese organizzatore della prossima edizione.
In mattinata ancora gare per il tennistavolo. Nella semifinale femminile del torneo singolare Yan Chimei, unica biancazzurra rimasta ancora in gara, ha ceduto 3-1 alla cipriota Kourea, dicendo addio alla finale ma garantendosi comunque il bronzo, terza medaglia per il tennistavolo biancazzurro (e per la stessa Yan Chimei) dopo l’argento della squadra femminile e il bronzo del doppio Morri-Chimei.
Il medagliere sammarinese sale dunque a dodici medaglie: un oro, quattro argenti e sette bronzi. Ma c’è ancora la pallavolo maschile che può ambire al bronzo. I ragazzi di Stefano Mascetti, dopo aver ceduto ieri al Montenegro, unica squadra a punteggio pieno, affronteranno oggi alle 18 il Lussemburgo, oro nelle ultime due edizioni dei Giochi e attualmente terzo con un punto in più dei titani. Una sfida non semplice ma che può portare un altro bronzo al bottino biancazzurro.
Alle 20, invece, le ragazze del volley di Loris Polo sfideranno il Liechtenstein, ma la medaglia è ormai fuori portata.
LA VISITA DI BACH
In mattinata il presidente del CIO Thomas Bach ha visitato il Villaggio e, durante la passeggiata, si è intrattenuto a parlare qualche minuto con alcuni atleti, tra i quali le ragazze sammarinesi del nuoto, alle quali ha fatto qualche domanda sulle gare e sull’esperienza montenegrina.
Il numero 1 del CIO ha poi assistito alla finale del singolare femminile di tennis e ad un pezzo del match di volley tra le nazionali maschili di Montenegro e Monaco.
Bach ha anche incontrato la stampa, esprimendo parole di apprezzamento per i Giochi montenegrini e per l’aria che si respira nel Villaggio.
“Tutto questo mi riporta ai giorni in cui ero un atleta – ha detto -, lo spirito olimpico vive davvero nel villaggio. Gli atleti di molti paesi si trovano in un unico posto, socializzano, si divertono, si rispettano l’un l’altro. Questo è il messaggio più bello che lo sport può inviare al mondo “.