Re Felipe apre i Giochi del Mediterraneo 2018
Una Cerimonia di Apertura snella, godibile, lontana dai fasti di un tempo, ma partecipata ed emozionante ha dato il via ai Giochi del Mediterraneo 2018 al Neu Estadi di Tarragona. Tra tantissime bandiere spagnole mischiate sugli spalti alle non troppe catalane, le delegazioni dei 26 paesi del Mediterraneo hanno sfilato con la Grecia, come di consueto ad aprire e con la Spagna ospitante a chiudere. E’ stata la prima volta per Portogallo e Kosovo arrivate ad allargare la famiglia del Mediterraneo ed entrare in scena tra gli applausi. Italia con Giovanni Pellielo, tiratore plurimedagliato, grandi applausi per i vicini di casa francesi e per la piccola Andorra. Quando tocca a San Marino, il portabandiera scelto Gian Marco Berti (tra l’altro subito in gara con Alessandra Perilli e le ragazze del nuoto) ha sventolato con emozione il suo vessillo sfilando davanti al Capo Missione Federico Valentini e ai 7 atleti che sono già a Tarragona. Gli altri raggiungeranno la Spagna domenica. Nel discorso del Presidente del Comitato Organizzatore forti richiami all’unità di Spagna e attenzione a quanto accade oggi, molto differentemente dai giorni in cui i Giochi nacquero, nel Mediterraneo. Invoca unione, libertà, giustizia per tutti. Compresi coloro per i quali il mediterraneo è mare di speranza per una vita migliore. E lo dice in catalano, spagnolo e francese. Forti anche le parole del Presidente dei Giochi Addadi per il quale “il mediterraneo non può essere un cimitero, il Mediterrano è vita”. Re Felipe dichiara aperti i Giochi. E la cerimonia dell’acqua accende lo spettacolo che con il giuramento di atleti e ufficiali di gara chiude la serata. Fuochi d’artificio e poi tutti al Villaggio, tra poche ore cominciano le gare.