PARIGI (29 luglio 2024) – Entra in scena il tiro a volo ai Giochi della XXXXIII Olimpiade con la due giorni, domani (martedì 30 luglio) e mercoledì, che riversa le attenzioni su Alessandra Perilli, medaglia di bronzo nell’individuale e d’argento nel mixed team con Gian Marco Berti a Tokyo nel 2021. La trentaseienne tiratrice è attesa allo Shooting Center di Châteauroux, città di circa 48mila abitanti a 270 chilometri a sud di Parigi, nel dipartimento dell’Indre, nella regione del centro valle della Loira lungo la Via Lemovicensis che conduce a Santiago di Compostela.
Alessandra Perilli sarà impegnata domani dalle ore 9 in tre delle cinque serie da 25 piattelli ciascuna. Le qualificazioni per la finale si completeranno mercoledì 31 luglio, dalle 9, con altre due serie sempre da 25 piattelli ciascuna, per un totale complessivo nella due giorni di 125 piattelli dal diametro di 10 centimetri da colpire. I migliori sei superano il round di qualificazione e accedono al round per le medaglie, di fatto la finale, dove sono previsti colpi con eliminazioni progressive man mano che tutti gli atleti hanno sparato 25 colpi. I primi due classificati si sfidano poi per la medaglia d’oro, mentre il terzo e il quarto classificato si giocano il bronzo.
Giorgia Cesarini è impegnata domani alle 18.11 nel tiro con l’arco (ricurvo), nella spianata Des Invalides, parco pubblico al centro della capitale francese. La ventunenne sammarinese affronterà nella sfida a eliminazione diretta la ventottenne tedesca Michelle Kroppen, come risultante del tabellone che si è composto giovedì scorso 25 luglio, quando Cesarini si è classificata al 58° posto (su 64 atlete in gara) con 625 punti, mentre Kroppen con 670 ha chiuso in 7a posizione. La migliore prestazione della sammarinese risale al maggio scorso negli Europei a Essen in Germania, dove in qualifica ha ottenuto 649 punti record del Titano.
Nell’arco ricurvo il bersaglio è posizionato a 70 metri di distanza, con un diametro di 122 centimetri e costituito da 10 anelli di punteggio di uguale larghezza (12,2 centimetri), distinti in zone colore riconoscibili da lontano (gialle, rosse, blu, nere e bianche). Il centro (giallo) vale 10 punti, il secondo anello spostandosi verso l’esterno (sempre giallo) porta 9 punti, il terzo e quarto (rossi) 8 e 7 punti rispettivamente, il quinto e sesto (blu) 6 e 5 punti, il settimo e l’ottavo (neri) 4 e 3 punti, il nono e il decimo (bianchi) valgono 2 punti e un punto. Il cerchio centrale da 10 punti deve contenere un cerchio più piccolo (6,1 centimetri di diametro) che rappresenta il centro perfetto (indicato con X sul tabellone) e viene usato per sciogliere i pari meriti.

Nella fase a eliminazione diretta, le atlete si sfidano in incontri da dentro o fuori: chi vince, passa il turno. Ogni match è suddiviso in set, ciascuno dei quali prevede il tiro di 3 frecce per ciascuna atleta negli incontri individuali. L’atleta che totalizza il punteggio più alto e si aggiudica il set guadagna 2 punti, in caso di parità di punteggio entrambi prendono un punto, mentre chi perde il set non guadagna punti. L’atleta che totalizza il punteggio più alto e si aggiudica il set guadagna 2 punti, in caso di parità di punteggio entrambi prendono un punto, mentre chi perde il set non guadagna punti. In caso si arrivi al 5-5 lo scontro si deciderà allo shoot-off (spareggio) con una sola freccia e vincerà chi si avvicinerà più alla X al centro del bersaglio.
Le arciere usano archi ricurvi con un peso massimo di trazione di 60 libbre (poco più di 27 chilogrammi). Vietato l’uso di dispositivi elettronici, telemetri e altri ausili.