Dal Canada un dono speciale per il Cons
Una bella storia, quella che ha visto compimento questo pomeriggio al Comitato Olimpico Sammarinese. Nell’anno in cui il CONS celebra il 60° anniversario dalla sua istituzione, un pezzetto di storia biancazzurra si è ricongiunto ai suoi protagonisti. A farsi da promotore è stato il canadese Gilles Pharand, che nell’ambito di un viaggio in Italia si è ritagliato una visita sul Titano per una consegna speciale.
Il contesto è quello delle Olimpiadi estive di Montreal 1976. Gilles, allora studente impegnato come volontario per i Giochi Olimpici e, nello specifico, come responsabile delle bandiere, venne informato che San Marino di lì a poco avrebbe fatto il suo ingresso nello stadio per la cerimonia inaugurale con una bandiera che non era quella ufficiale perché senza stemma.
“Sono corso immediatamente nel luogo in cui si trovavano i pennoni con le bandiere di tutti i Paesi per ritirare quella sammarinese così da consentire agli atleti di fare il loro ingresso con la bandiera ufficiale del proprio Paese”, ha spiegato Gilles in una mail di qualche settimana fa, indirizzata al Cons, in cui anticipava il suo viaggio in Italia e la volontà di fare visita al Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese.
“Al termine di Giochi ho recuperato la bandiera e mi sono ripromesso di riportarla un giorno a San Marino. Sarei onorato di restituirvela – terminava la mail – perché ha un grande valore storico ai miei occhi e al mio cuore”.
E così Gilles, nel primo pomeriggio di oggi, è salito sul Titano insieme a sua moglie per consegnare il prezioso vessillo ai vertici del Cons alla presenza di alcuni degli atleti che gareggiarono a quell’Olimpiade: Daniele Cesaretti (ciclismo), Leo Marino Franciosi (tiro a volo), Pasquale Raschi e Roberto Tamagnini (tiro a segno). Si è visto anche qualche occhio lucido nel ricordare alcuni aneddoti legati a quell’Olimpiade e nel risfogliare insieme le fotografie.
Il presidente del Cons Gian Primo Giardi ha espresso a Gilles la gratitudine di tutto lo sport biancazzurro per un gesto semplice ma dall’enorme valore.